Tutto passerà in un istante

Mi capita di passare dei momenti o delle intere giornate un po' sottotono: con “sottotono” intendo dare per scontati tanti piccoli eventi normali e straordinari della mia quotidianità. Cose come al mattino, appena sveglio, godere del suono del suo respiro ancora pesante, la sensazione frizzante della doccia fredda seguita da quei venti minuti di meditazione seduta, che non so bene a cosa servano ma sono un gran godimento, il primo bacio quando si sveglia ed il caffè insieme, i sorrisi delle persone che deambulano per la Cascina, la sensazione di vitalità quando progetto qualcosa seduto alla mia scrivania, il perdersi nella lettura o in qualche serie tv, i riflessi della luce del sole che cambiano e mutano durante la giornata o il battito suggestivo della pioggia, l’infinito piacere masochistico di sudare e arrivare al limite con il corpo durante l’allenamento, il sapore inebriante della prima birra, magari coadiuvato dall’aroma dell’erba da fumo, cucinare per lei e vederla soddisfatta o i tanti sguardi complici che ci scambiamo durante il giorno.

C’è poi il gioco di superare, o anche semplicemente affrontare, i mille problemi giornalieri. Un insieme di accadimenti giornalieri che diventano “normali” e quindi spesso svuotati dal loro effettivo valore. Mi dimentico troppo spesso che tutto passerà in un istante, che il tempo scivola via come granelli di sabbia e la nostra grande sfida è far si che ogni granello diventi un evento, che piega la finità lineare del tempo, fino a trasformarla in un cerchio senza fine.   

m.m.

alessandra quattordio