Il Re è nudo

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Nonostante il terrorismo mediatico continui imperterrito il suo tam-tam, sui grandi pericoli di una delle tante possibili varianti, fortunatamente c’è chi, dotato ancora di neuroni non totalmente assopiti, sta iniziando a dubitare della narrazione pandemica. 

La questione è complessa perché: chi si è bevuto la stupidaggini terroristiche, accettando così restrizioni folli per sé ed i suoi figli e vestendo i panni del divulgatore, delatore e secondino, fa ancora fatica a dubitare ed ammettere, per prima cosa a sé stesso, che si tratta di semplice propaganda terroristica, con un’unica finalità di controllo e grande reset digitale. Soprattutto chi si sente politicamente di sinistra è perso perché immagina, erroneamente, che chi ne ha abbastanza stia solo dall’altra parte. Diversi amici politicamente collocati, hanno paura a dire ciò che pensano per essere accusati poi di esser diventati destroidi. Onestamente non mi sento rappresentato da nessun schieramento politico, ma questo è il momento di unirsi e non di dividersi. Le nostre libertà corrono un pericolo gravissimo, equiparabile all’oscurantismo medioevale sotto la spinta della nuova Chiesa, ovvero la “falsa scienza”.

Miei cari amici, qui non si tratta di essere di destra o di sinistra. Il Re è nudo da un pezzo e non ammettere a sé stessi questo fatto, è semplicemente perseverare nell’ignoranza e nell’errore. Qui ci sono di mezzo le libertà di base: la libertà di scegliere della propria salute e delle libertà future. Non dobbiamo retrocedere ora, qualunque sia il tuo credo politico non farti distrarre da varie puttanate. L’offensiva oscurantista è massiccia, supportata dalla stampa e dalle grandi multinazionali social con i loro cani “influencer” plasticosi ed incellofanati. Coloro che vedono il Re chiaramente nudo, e che decidono di resistere all’illusionismo di massa che lo dichiara vestito, saranno i piccoli semi per una nuovo rinascimento.

m.m.

alessandra quattordio