Il male peggiore
Da un anno e mezzo ho assistito all’incredibile: una riduzione ai minimi termini dei diritti fondamentali senza una reale resistenza. Ad ogni restrizione la maggior parte della popolazione ha risposto mentalmente: ”ne posso fare a meno, non mi riguarda”. Così pian piano è stato tolto tutto, fino alla reclusione ai domiciliari, accompagnata da un terrorismo mediatico senza precedenti. Terrorismo supportato dalla volontà di mettere a tacere il dissenso: FB lascia indisturbate pagine con terroristi islamici, ma ti oscura se sei riluttante a berti la narrazione virologica. Adesso siamo pronti per la fase due. Il marchio stile stella di David ma digitale (green pass), con il quale hai dei diritti negati a chi non ce l’ha. La narrazione insiste che è per il tuo bene, mentre una persona con almeno un neurone non dormiente si chiederebbe a chi mai è fregato nulla del benessere delle persone. Tutto questo accade perché vi è la totale mancanza di compassione/compartecipazione, perché le cose riguardano sempre gli altri. In una parola, viviamo in un desolante individualismo estremo.
Abbiamo un sacco di “amici” ma non siamo mai stati così soli.
Non è un male nuovo, c’era anche prima, ma nell’ultimo anno è mezzo è solo peggiorato. È quel mostro che fa si che nessuno si interessi, ad esempio, di carceri piene di detenuti che vivono in condizioni disumane, spesso innocenti. Però ciò che pensa Medio-man è: ”se la sono cercata e ben gli sta”, ma Medio-man dimentica che possiamo sbagliare tutti, ammesso che lo abbiano davvero fatto e che, prima o poi, potrebbe toccare anche a lui.
Io mi appello a te che mi stai leggendo, sperando che comprendi il valore della comunità che ti fa percepire i problemi degli altri come i tuoi problemi. Allora è il momento di dire basta, di non accettare più restrizioni. Oggi non si può ancora ballare, una società che vieta il ballo è semplicemente una società mostruosa. Oggi un medico non può decidere di non vaccinarsi. Pensa un solo istante, non ci sarebbero più scuse. Se la persona “x” ha paura del famoso supervirus si vaccina e non rompe i coglioni al prossimo che a “suo rischio e pericolo” decide di non vaccinarsi.
Purtroppo però viviamo nelle categorie accentuate da questa fase particolarmente distopica: se nutri dubbi sulla narrazione sei un negazionista, e per i “social leoni” meriti di morire. ByoBlu è stata oscurata da youtube? La reazione di Medio-man è: ”Chi se ne frega, tanto non la guardo e in ogni caso spacciano fake news.” Giusto chiarire che, se dovessero chiudere tutti gli spacciatori di fake news, non avremmo più un giornale o una radio e soprattutto giornali di regime come La Stampa, Il Corriere della Sera e Repubblica. A me certe testate fanno orrore, ma mi opporrei se qualcuno un giorno le volesse chiudere perché la loro libertà è la mia. In una società giusta non si difendono i diritti solo di chi mi piace, ma anche la libertà di chi la pensa diversamente da me. Medio-man pensa ovviamente che chi la pensa diversamente è automaticamente uno spacciatore di fake news, perché a Medio-man non piace avere dubbi.
Oggi chiudono una bocca con il tuo aiuto e domani chiuderanno la tua con il plauso di qualcun altro.
Certo che vi è chiara l’esigenza di maggiore maturità nella comprensione, ma non è con leggi e divieti che si raggiunge qualcosa, ma con la cultura, l’incontro e la relazione. Se le leggi funzionassero, l’Italia sarebbe un paese di Illuminati, ne abbiamo più di tutti, mentre siamo chiaramente un paese allo sbando, lanciato in una corsa sfrenata verso l’auto-distruzione. Quindi piuttosto che un'altra legge, si potrebbe provare con un abbraccio ed un sorriso, con l’accoglienza, coltivando un senso di comunità che non ha nulla a che vedere con il “virtuale”.
m.m.