Il crepuscolo degli Dei

Il crepuscolo degli Dei di cui parla la mitologia nordica non è semplicemente l’evaporare di ogni tipo di fede e credenza, ma soprattutto la scomparsa del mito, dell’esempio o se preferisci dell’archetipo che rappresenti un valore che vada oltre la mera sopravvivenza o oltre l’idea della realizzazione di sé come arricchimento veloce e senza sbattimenti.

Davvero pochissimi tra i più giovani coltivano e perseguono un sogno, che non sia diventare uno spocchioso viziato stile “calciatore” oppure una plasticosa influencer stile Ferragni. Molti giovanissimi si sentono già indirizzati verso una sopravvivenza senza “speranze”, che sia più semplice possibile, disimpegnata e magari finanziata dai genitori o dallo Stato, attraverso qualche tipo di reddito stile “cittadinanza”.

La spinta ulteriore verso questo baratro è culturale, e si concretizza nella sponsorizzazione dell’idea della caduta di ogni valore distintivo culturale/raziale/di genere come se fosse “cosa buona” e ci facesse sentire tutti più uniti, mentre il risultato evidente è la disgregazione sociale, il senso di solitudine raggelante in cui sempre più persone si trovano a vivere.

Tale tendenza è così forte e sponsorizzata da interessi economici e politici che sembra irresistibile. Si nutre di falsi sorrisi, frasi rassicuranti create ad hoc da esperti di marketing. Le persone si trovano a ripetere, senza pensare, degli slogan preconfezionati convinti che siano una loro “idea”. Chiunque cerchi di resistere è immediatamente “oscurato” e messo alla gogna mediatica. Chiunque cerchi di sottolineare come ogni semplificazione sia una falsificazione della realtà diventa un cattivo maestro.

Per questo dobbiamo fare tutti un piccolo grande sforzo. Nutrire il mito dei nostri avi. Nutrire, attraverso le scelte che facciamo giornalmente, chiunque stia facendo il possibile per resistere in piedi in mezzo alle rovine. Questa battaglia, amici miei, noi la perderemo ma il combatterla darà senso alla nostra vita. Il crepuscolo di ogni valore è una delle fasi che bisogna attraversare, ma oggi il nostro ruolo e la nostra responsabilità è salvaguardare dei piccoli fuochi che sopravvivano sotto la cenere, così che quando le condizioni saranno propizie vi sia una rinascita, una nuova età dell’oro. Tutto questo dobbiamo trovare il coraggio di farlo come un “attimo di bellezza” fine a sé stesso. Noi la rinascita non saremo qui a vederla ma conservare gli zampilli di luce è il nostro contribuito per le generazioni future. Oggi noi dobbiamo essere come cavalieri impavidi costretti a vivere un Tempo difficile, ma proprio per questo gravido di soddisfazioni interiori.

Qualsiasi cosa accada, non perderti d’animo, rialzati, cerca i tuoi simili, stringi amicizia con loro e sii l’eroe della tua storia.  

m.m.

alessandra quattordio