"Il buio non si combatte” - di Marco M.

Il buio non si combatte

La terapia psicoanalitica ha un enorme successo perché riempie, in parte, il vuoto lasciato dalla totale mancanza di legami dell’essere contemporaneo. L’idea ridicola della libertà sponsorizzata oggi, si radica nell’idea di potersi affrancare dal bisogno dell’altro. Purtroppo, come tanti altri deliri contemporanei, si schianta sulla realtà: homo sapiens è un animale sociale e fa parte del suo modo d’essere e del suo equilibrio il rapporto con gli altri.

Il bisogno di qualcuno che ti ascolti e faccia almeno finta di interessarsi dei tuoi problemi, viene in parte sfruttata dallo psicologo. Persone sane vanno dallo psicologo per bisogno di parlare con qualcuno e, dopo anni di terapia non necessaria, ne escono distrutte. Bisogna chiarire anche che è necessità del delirio moderno considerare tutti potenzialmente malati e non il contrario.

La psicologia non fa altro che rimestare nel buio. Dare importanza e fortificare così dei traumi. Cerca di eliminare delle macchie ma in realtà le allarga e gli dà potenza.

Tutto ciò si basa sulla falsa idea di poter combattere il buio, mentre esso è solo la manifestazione della mancanza di luce. La luce è quella della coscienza in grado di comprendere la spiritualità dell’Essere, oltre la sua effimera manifestazione in questa vita. 

m.m.

alessandra quattordio