Elegia del coraggio

Il coraggio è una delle virtù più alte che l’essere umano dovrebbe coltivare. Il coraggio è uscire dalla propria zona di conforto. Il coraggio è il gemello della paura, senza paura non c’è coraggio. Coraggio significa provare una sensazione di paura, ma riuscire a superarla ed agire in difesa della propria libertà e quella altrui. Avere coraggio significa fare ciò che è giusto, anche quando è scomodo e sconveniente. Il coraggio è quella qualità che ci da la spinta per passare dall’essere un semplice meccanismo biologico al “sovra” umano di Nietzsche.

Il coraggio, come tutte le altre virtù, va allenato sia intellettualmente ma soprattutto fisicamente. Per questo è essenziale confrontarsi ed esporsi a situazione pericolose. Per questo va coltivato l’amore per la velocità, per gli strapiombi, per gli sport da combattimento o per gli stati alterati di coscienza. Un “buon” genitore che davvero vuole preparare il figlio alla vita lascerà che quest’ultimo corra i giusti rischi che lo facciano crescere. L’alternativa è lo zombismo.

Il mantra degli ultimi due anni “in totale sicurezza” è un mantra falso, non c’è nulla che sia totalmente sicuro, ma soprattutto diseducativo, volto a rendere gli uomini dei sudditi e non degli esseri liberi. Nella nostra scuola l’unica certezza è il nostro obiettivo, ovvero utilizzare mezzi per accrescere la nostra consapevolezza e quindi allenare costantemente il coraggio. 

m.m.

alessandra quattordio