Diplomati in promotori di socialità

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Premetto che l’etichetta “maestro” lo trovo davvero pesante e fuori luogo. Noi insegnanti di Yoga, o di varie altre arti del movimento, siamo appunto insegnanti o se preferisci istruttori. La nostra mission però va ben oltre la tecnica. Non è quella di chi insegna Yoga, ma di tutti coloro che hanno un ruolo che presuppone una socialità. Oggi ci troviamo tutti ad un bivio: quelle che per me sono le forze della disumanizzazione, sono in piena offensiva per renderti totalmente superfluo. Hanno fatto il possibile per farti sentire in colpa e per reprimerti. Le palestre e i locali non sono pericolosi in quanto diffusori di malattia, ma in quanto diffusori di piacere e benessere e questa è l'unica colpa che hanno.  Hanno seminato il terrore con un virus creato ad hoc. Stai pensando che sia un complottista? Si lo sono! Credere che il famoso virus arrivi da un pipistrello non sarà da complottista, ma probabilmente da persona in stato confusionale. La paura ha fatto così breccia che ormai cretinate totali (coprifuoco, distanziamenti, mascherine e restrizioni varie) sono popolarmente accettate e normalizzate. Pian piano faranno fuori tutte le piccole e medie imprese che non si sottometteranno ai loschi poteri delle multinazionali dell'intermediazione digitale. Con tutti separati e la socialità digitale, ovvero una finta socialità, hanno eliminato ogni possibilità di dissenso. La rete è gestita da loro. Possono scegliere cosa rendere visibile e cosa no e la socialità in presenza pressoché vietata. Con l'avvento ormai pianificato della moneta solo digitale, con un semplice click si potrà rendere chiunque “non allineato”, un nullatenente.

Ovviamente il non allineato riceverà un processo mediatico e sarà giudicato colpevole da una massa sempre più simile a dei cliccatori seriali che non a degli esseri umani. Credi che stiamo uscendo dall’emergenza? Io credo che l’emergenza sia stata creata e che entro poco tempo ve ne sarà un'altra. Ovviamente spero di sbagliarmi e se mi sbaglio sono contento.

Quello che possiamo fare noi oggi è creare socialità. Questo è il nostro atto di ribellione. Tramite la socialità creiamo benessere ed è l'unica vera ed unica arma in nostro possesso. Ribellarci a stupidaggini come il distanziamento, liberarci dalla paura e accompagnare in questo piccolo processo chi si sente alieno al mondo/prigione che stanno creando. Questa è la nostra mission.

Io credo che saremo sconfitti perché la maggior parte delle persone non ha una maturità tale che gli permetta di mettere in discussione determinati poteri, perché se lo dicono i giornali e lo dice internet e la televisione è vero per forza. Nella sconfitta possiamo uscirne vincitori, ovvero essere creatori di tanti piccoli fuochi di resistenza umana, in cui poter essere non illuminati ma semplicemente umani. Hari-Om e Cascina Bellaria oggi sono principalmente questa cosa qua e al di là delle teorie, come utente ti invito a provare la differenza.

Come insegnante, istruttore o gestore di una qualunque attività che prevede socialità invece, spero ti farai promotore di un altro piccolo fuoco perché mai come oggi abbiamo bisogno della partecipazione di tutti. 

m.m.

alessandra quattordio