“L’autentica cultura sportiva deve ripartire dal basso” di Marco M.

L’autentica cultura sportiva deve ripartire dal basso

Un giovane contemporaneo potrebbe pensare che le attuali Olimpiadi siano un evento sportivo e non uno spettacolo di intrattenimento ed indottrinamento quali in realtà sono diventate. Una sorta di festival di Sanremo.

Come si può sviluppare un senso sportivamente autentico quando a scuola i bambini/ragazzi se ne stanno per lo più ad ingrandirsi il c*l* su di un banco? Come può essere compreso l’aspetto educativo dello sport in due ore settimanali mentre dovrebbero essere come minimo due giornaliere? Lo sport dovrebbe essere cultura e per chi ha un senso olistico della vita è cultura assorbita direttamente da mente e corpo. I bambini ed i ragazzi dovrebbero giocare, arrampicarsi, correre e non essere normalizzati fino ad imputridire su di un banco. La scuola educa ad essere servili e non protagonisti. L’autentica cultura dovrebbe divenire olistica ovvero non dare più importanza alla mente rispetto al corpo.

Un ragazzo bravo in matematica vale quanto quello che corre veloce ed entrambi quanto quello che non è né analitico né veloce, ma è magari coraggioso. Andrebbero valorizzate tutte le caratteristiche virtuose ed i ragazzi spinti a migliorare dove sono più carenti.

L’indottrinamento oggi sponsorizza l’inettitudine e l’incapacità oltre a dare valore alla furbizia, ovvero aggirare le regole ed il senso dell’onore in favore del guadagno e della vittoria. I giovani di oggi non inorridiscono di fronte al calciatore che si butta a terra fingendo un fallo, ma lo ritengono normale ed intelligente. La vittoria non vale nulla se raggiunta con l’inganno e lo sport sponsorizzato oggi è solo consumismo senza alcun valore.  

Chiunque sia consapevole di tutto ciò, faccia del proprio meglio per gettare i semi di una nuova cultura sportiva che riparta dal basso. 

m.m.

alessandra quattordio