Il Potere è nell’informazione?

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Se devo rispondere a bruciapelo, mi verrebbe da rispondere immediatamente “si”.
Ti propongo però una riflessione più ampia: se hai un’azienda che deve vendere prodotti, certamente le informazioni sono fondamentali. Più entri nella vita dei tuoi potenziali clienti meglio è.

Ad un livello più profondo e personale, devi considerare che sei giornalmente irrorato e bombardato da informazioni e immagini e le tue idee, che credi tue, sono per lo più il riflesso inconscio di tali informazioni. Le decisioni che credi libere, sono influenzate dall'informazione.

Vorrei che ti fosse chiaro che, nel bene o nel male, il mondo in cui vivi è una tua creazione e non è reale in sé. Questa creazione è per lo più inconscia e determinata dagli input esterni. Come specie, abbiamo vissuto per centinaia di migliaia di anni in sintonia con l'ambiente, immagazzinando un altissimo numero di conoscenze utili, ed imparando a fare tantissime cose che ci hanno permesso di sopravvivere. Oggi io e te sappiamo molto meno, non di più. Se fossimo lasciati a noi stessi in mezzo ad una giungla, sapremmo fare praticamente ben poco e ci accorgeremmo della nostra incapacità.

Invece vivi in una città, in un appartamento, ciò che hai bisogno per vivere ti arriva senza neppure pensarci.

Le sollecitazioni informative costanti, sono per lo più irrilevanti, sono solo forma senza alcun contenuto utile. Servono di più a controllarti, che non a renderti più consapevole. Esse ti fanno credere di sapere e di conoscere il mondo, perchè ogni cosa è a portata di click. Fino a vent’anni fa era “verità” ciò che diceva la televisione, adesso è vero ciò che è ripetuto in modo mantrico dal web che, grazie al tuo smartphone, hai sempre in tasca e/o davanti agli occhi. Certo, tu mi dirai, ma il web dice tutto ed il contrario di tutto e tu puoi scegliere a quale verità credere. Verissimo che c'è di tutto, ma purtroppo tu non scegli. La media degli umani è pigra, rimane sulla superficie e crede per lo più a ciò che vede apparire più volte senza fare alcuna fatica. Quanti soppesano realmente ciò che vedono e leggono? Chi va oltre la terza riga?

La sovrabbondanza di informazioni ti rende poi arrogante, perdi così l’umiltà della persona consapevole che sa di non sapere quasi nulla. Credo personalmente che la consapevolezza di una persona, sia direttamente proporzionale alla quantità di dubbi e di ironia. Ti consiglio di coltivare entrambi.

Qual è quindi, se non l’informazione, il reale valore oggi? Potrei definire questa virtù “lucidità” o “chiarezza mentale”. Saper scegliere le fonti e scartare il superfluo.

Per allenarla è fondamentale il silenzio interiore. Come ritrovare e coltivare questo silenzio? La risposta più ovvia è la meditazione, ma anche affaticare il corpo e portandolo allo stremo funziona, anche le sostanze psichedeliche funzionano, anche l’orgasmo funziona, anche la bellezza della natura o una bella canzone ti riduce al silenzio. L'elenco è potenzialmente infinito. Scegli tu il “come”, ma trova il modo di coltivare la lucidità necessaria per “scegliere” ed “agire”. Se sei davvero bravo, o quando lo diverrai, ci sarà forse azione senza scelta.  

m.m.

alessandra quattordio