Pensieri irrilevanti

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Ogni giorno mi sveglio e cerco di comprendere meglio il mondo nel quale mi trovo. Provo ad andare oltre i titoli dei giornali, le parole dei politici (poco importa se sono di sinistra, destra o altro, sono tutti irrilevanti), soprattutto oltre le parole di chi sta cercando di vendere qualcosa o comprare il consenso di qualcuno.

I miei pensieri irrilevanti sono basati sui numeri e non su narrazioni fantasiose che li interpretano. Poi ascolto idee e teorie di personaggi che mi paiono intelligenti, le ascolto criticamente certo, ma senza dire la mia opinione, perché mi ripeto continuamente che è fondamentale oggi osservare ed ascoltare e non “dire la mia” sempre e comunque. Mi rendo conto che stiamo vivendo un’epoca unica nella storia dell’essere umano. Adesso siamo terrorizzati da una malattia che esiste (i negazionisti sono una categoria inventata dai terroristi), ma che è certamente meno pericolosa per la salute umana di altre che già esistevano, e probabilmente meno pericolosa del terrorismo che ci hanno costruito intorno. Lo so, tu che leggi magari non sei d'accordo. Però non ho scritto un’opinione, ma una semplice realtà che si evince dai numeri e da quel minimo di capacità cognitiva, ai livelli evolutivi di un pesce rosso. Ma anche questa parentesi è onestamente poco rilevante. Fra pochi anni molti saranno senza un lavoro, non solo in Italia ma in tutto il mondo, la Tua e la mia vita potrebbero essere rese irrilevanti da una qualsiasi intelligenza artificiale. Lo so, sono discorsi che poco ti interessano perché hai problemi che credi più importanti tipo “pagare la bolletta x”. Magari però hai problemi “oggi” perché non hai pensato “ieri” a ciò che pensavi fosse poco importante.  Quindi dedica pochi minuti al giorno a pensare a questioni irrilevanti.

I pochi esseri umani che non diventeranno inutili saranno coloro che sapranno re-inventarsi ad una velocità sconosciuta fino ad ora. Riuscirai ad essere uno di questi? Stai preparando tuo figlio a tutto questo? Si, proprio quello che oggi è magari seduto su di un banco distanziato, con una museruola senza capire il perché. Fino ad un secolo fa il problema era lo sfruttamento. Entro pochi anni il problema sarà che una parte della popolazione mondiale sarà inutile sia dal punto di vista produttivo che come consumatore. Ti stai preparando? Stai facendo qualcosa? Lo so, è più facile pensare che un qualche politico che avrai ascoltato ti darà una mano, ma non sarà così e probabilmente sarà irrilevante pure lui.

Quindi per la salvezza di tutti, ma soprattutto tua, incomincia a pensare, ricercare e perseguire un paradigma esistenziale differente. Ciò che ti sembra irrilevante oggi, potrebbe salvarti il culo domani. 

alessandra quattordio