Lei vuole che la gente sia felice

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Se una persona non la conosce potrebbe scambiare la sua timidezza con altezzosità. Parla poco, se ne sta sulle sue, ma è sempre attenta e si accorge di tutto. Il suo sguardo è come una lente a raggi X, a cui non sfugge nulla. Avrebbe le qualità per essere un’insegnante di riferimento della scuola, ma non ha alcuna intenzione di promuoversi: senza una sua pagina FB o Instagram, non c’è verso di farle fare prodotti (video) pubblicitari, non vuole quasi la si nomini e mi guarda male quando lo faccio. Le volte che accetta di fare foto lo fa solo quando le dico, a volte mento, che le userò solo per promuovere la scuola in generale e non dei suoi corsi. In pratica cerco di spiegarle che lo fa per gli altri e non per sé stessa. Come “manager” della scuola è come avere davanti agli occhi tutti i giorni una risorsa con un potenziale enorme e poterne utilizzare solo una piccola parte.

Dal punto di vista umano però è tutta un'altra storia. Io non sono solo e semplicemente innamorato di lei, ma è anche il mio punto di riferimento più grande, di cosa e come io vorrei diventare. Non ha paura di nulla, vede le cose e le situazioni con estrema chiarezza, anche quando come sulla questione “virus” la vediamo in modo similare, io mi arrabbio e lei no, non si lascia comprare dallo sconforto, non si perde d'animo, riesce a mantenere un lucido distacco e soprattutto continua a volere il bene del suo prossimo.

Ieri dopo una piccola discussione, ha cercato di spiegarmi ciò che non arrivavo a capire, ovvero che per lei fare gesti di accoglienza e di bontà verso gli altri, anche quando questi non se ne rendono conto, è motivo di piacere ed anche quando questo presuppone del lavoro, dei piccoli sacrifici, piccole rinunce per lei, tutto ciò è ripagato quando, dal suo angolino in disparte, vede affiorare nel prossimo un sorriso di piacere. Nella mia imperfezione ed egoismo, mi chiedo a volte se le interessa più il piacere e il benessere di tutto il resto del Mondo che non il mio, che condivido la vita con lei. Nello stesso momento in cui un pensiero del genere mi attraversa la mente, mi accorgo dell’insensatezza e della piccolezza di questi pensieri, provo un po' di vergogna per averlo anche solo pensato e ritorno a guardala, inarrivabile, con ancora più ammirazione.

Lei è il punto di riferimento non solo della mia vita, ma anche la persona a cui un giorno vorrei somigliare.

Ieri era il suo compleanno, non vuole mai che nessuno lo sappia, questa volta un piccolo scherzo, con tutto l'Amore possibile, mi sento di farglielo.

alessandra quattordio