Civilized to Death - Christopher Ryan

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Un libro di cui consiglio a tutti la lettura. Oltre ad essere interessante è scritto con ironia e intelligenza (mi chiedo se davvero esista poi una persona intelligente senza essere ironica?!), ha una tesi di base interessantissima che personalmente condivido a pieno. Secondo l’autore noi Sapiens abbiamo finito per vivere dentro uno Zoo che ci siamo costruiti.

Per lui a questo punto della nostra storia, non potendo tornare indietro, possiamo al massimo aspirare ad uno Zoo di quelli che simulano l’habitat naturale e la libertà, invece di finire in uno di quelli di sbarre e cemento. Il punto di svolta negativo è stata la rivoluzione agricola circa 10.000 anni prima di Cristo. Nel Paleolitico l’essere umano cacciatore-raccoglitore si alimentava meglio, aveva più tempo libero e le condizioni sociali in cui viveva contribuivano allo sviluppo di uno spirito egalitario ed un senso di appartenenza ed armonia con la natura. La vita nelle nostre città puzzolenti è appunto quella di un animale in cattività. Ovviamente l’autore sostiene questo in un volume corposo e non in poche righe, ma finalmente mi capita sempre più spesso di leggere parole di persone intelligenti che negano il fatto che vi sia una evoluzione nella storia e che le persone oggi siano più consapevoli di quelle del paleolitico.

La stessa tesi la potete trovare in “I morti non muoiono” ultimo film di Jim Jarmush con Bill Murray, Tom Waits ed Iggy Pop nella parte dello Zombie. Quello che è certo e non opinabile è che siamo molto più deboli, dipendenti, incapaci, con un velo di tristezza che adombra gli occhi.

alessandra quattordio