Genitori e Responsabilità

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Ultimamente quando per caso mi ritrovo in mezzo a discussioni reali o virtuali su tematiche di tipo ambientale-climatico-etico che siano, sento spesso questo tipo di frasi, “vergogna! Io che sono genitore mi vergogno!”, “ma che mondo lasceremo ai nostri figli?”, “Spero che il futuro non sia così nero per mia figlia”. 

Solitamente la gente non da peso a queste affermazioni, perché da per scontato che la genitorialità sia una funzione sacra che dona una sorta di etica da punti dell’esselunga. Un figlio? Bene hai appena ricevuto otto punti etica sulla tua carta, adesso puoi continuare a comportarti come il coglione di prima, ma hai tutto il diritto di indignarti. Due figli? 20 punti etica. E così via. 

Così devo anche cercare di trattenermi in queste discussioni, a volte malamente ad essere onesti, quando cerco di far capire che aver messo al mondo altri sapiens non è di per sé motivo di maggior peso sociale o di importanza quando si tratta di norme di comportamento. Il mondo sta cadendo a pezzi, davanti ai nostri occhi e voi pensate al futuro dei vostri figli, cioè non dell’umanità, non di tutti gli esseri viventi, non della globalità di questa sfera. No! Dei vostri cazzo di figli! 

Sinceramente il mio disgusto e incredulità nel vedere spazzatura abbandonata sul ciglio della strada non sorge dal fatto che domani i miei eventuali figli dovranno vivere in una landa di sporcizia ed inquinamento. 

Perché è proprio qui il punto cara signora madre, al mondo non importa nulla dei suoi figli! Anzi sono solo un peso sull’economia ecologica di questo pianeta che sfrontatamente chiamiamo Terra. 

Si tratta di saperci vivere in questo mondo o almeno provarci. Certo senza credersi perfetti o costantemente nel giusto, ma anzi mettendosi in discussione. Cercando di essere decenti non per i propri figli, non tanto per gli altri, non tanto perché altrimenti vi fanno la multa, ma perché dentro al vostro cazzo di cranio deve esserci almeno una, non due, ma una sinapsi che vi aggancia al ragionamento che buttare la vostra merda per terra è riprovevole. Che se andate a mangiare sushi all you can eat a 16 euro bevanda compresa qualcosa in quella catena di produzione dev’essere marcio e non sarà solo il pesce. 

Ma forse è solo che non ho ancora i miei punti etica da spendere. 

alessandra quattordio