“La psicologia è parte del problema e non la soluzione.” di Marco M.

La psicologia è parte del problema e non la soluzione

Mi capita di sentire sempre più spesso, come se fosse normale, personaggi che si prendono farmaci o frequentano regolarmente psicologi e psicoanalisti.

Nutro forti dubbi sull’idea che scavare nell’inconscio dia un qualche beneficio e tanto meno che sedarsi sia la soluzione. Mi è chiaro, per esperienza personale, che una volta che riesci ad osservare e prendere distacco dalla mente non sei più in balìa e poco importa cosa ci sia “dentro”, semplicemente sei in grado di vederlo e non farti influenzare più di tanto.  “Dentro” abbiamo potenzialmente tutto, un Ghandi ed un Pol Pot, la fata turchina e la strega cattiva, un maniaco sessuale ed una persona delicata e gentile.

Sono certo che con una piccola formula, semplice e a costo zero, ogni problema verrebbe risolto e agli psicologi rimarrebbe eventualmente in cura la piccolissima percentuale di persone che hanno patologie effettive. Oggi la direzione è chiara: tutti i sani sono potenzialmente malati e vanno quindi curati.

La formula? Venti minuti al giorno di pratica contemplativa, una pratica fisicamente molto impegnativa che porti una cospicua sudorazione, smettere di lamentarsi, avere un amico in carne ed ossa con cui chiacchierare.    

m.m.