Il Dono

Essendo prossimi al Natale condivido qualche riga sullo spirito del Dono.

Viviamo in una società che esalta l’indipendenza e l’individualismo. Il Sapiens integrato nella società attuale rifiuta i doveri, non ama i legami sociali, ragiona solo in termini di guadagno egoistico, non comprende la gratitudine, soffre di narcisismo patologico e non è quindi in grado di amare.

Il dono innesca un legame. La gratitudine che smuove nella persona che lo riceve crea il bisogno di una reciprocità e di una mutualità. Questi sottili fili che il gesto del dono genera e muove sono ciò che salda e fa da collante alla comunità.

Non è necessario che il Dono sia materiale: può essere un invito, una parola di conforto, un gesto. Il buonismo individualista ti vuole buono verso lo sconosciuto bisognoso, io ti invito a donare alle persone che ti stanno vicino, che hanno un volto ed un nome ed hanno un qualche ruolo nella tua vita e che quindi possono, se lo desiderano, esprimere la loro gratitudine. Nel delirio universalista e moralista a basso costo ci dimentichiamo sempre di più dei nostri vicini, della nostra comunità fino ad arrivare a dimenticare la persona che ci sta più vicino in assoluto. Io ti invito a donare a chi può portarti un brodino caldo in una serata di salute cagionevole o una birra fresca quando vuoi piangere e/o ridere insieme. 

m.m.

alessandra quattordio