Smetti di lamentarti!

Lo ripeto ad ogni chiacchierata filosofica a chi si iscrive ai nostri corsi. Chi ascolta mi guarda, mi da pure ragione ma senza dar peso alla cosa e, dopo alcuni istanti, l’unico vero punto di partenza (anche di arrivo in realtà) per trasformare sé stessi da mera macchina biologica ad individuo cosciente, svanisce senza lasciare alcuna traccia. Come faccio a essere certo di questo? Perché pochi minuti dopo chi annuiva si sta già lamentando di una qualche stupidaggine qualunque.

Tante delle persone che frequentano i corsi di Yoga si aspettano da una qualche tecnica, o anche semplicemente perché si stirano e si allungano, che la loro vita improvvisamente cambi e si trasformi. Alcuni si fissano su una dieta, altri leggono libri esoterici complessi che non sono in grado di comprendere. Non capiscono che l’unica cosa che potrebbe realmente fare il miracolo è un cambio di attitudine o di paradigma del vivere quotidiano, e non una bacchetta magica che spunta da fuori. La mia non è un'ipotesi ma una certezza: chiunque raccolga la sfida e dedichi un mese a estirpare l’abitudine alla lamentela, prima dalle parole e poi dai pensieri, si troverebbe in un altro modo. I suoi occhi non sarebbero più gli stessi e acquisirebbe un potere che gli è totalmente sconosciuto.

Se ti lamenti perdi energia, e demandi all’esterno l’unica possibilità di comprensione e di svolta della coscienza. Se smetti di lamentarti, diventi consciamente responsabile della tua vita e scoprirai di avere la forza per fare tutto.

m.m.

alessandra quattordio