Orgogliosamente inutile

Rifiuto la mentalità utilitaristica imperante. Io amo l’inutile, cose tipo la filosofia, la musica e l’arte. Non mi fraintendere, con musica non intendo quella brodaglia da intrattenimento che si ascolta negli stadi e nei grandi palazzetti o nei locali come sottofondo alla chiacchiera. Amo portare il mio corpo a sperimentare la fatica estrema ed il limite. Sono nato però in un’epoca che ti spinge a sopravvivere su un divano, intrattenuto da finte relazioni e da programmi di intrattenimento dove non è necessario studiare nulla tanto le risposte le trovi su Google.

Amo coltivare qualità inutili come l’onore e la fierezza, quando alla società in cui vivo sono utili la remissività, l’accoglienza e altre mostruosità racchiuse in quel neologismo da pelle d’oca che è la parola resilienza.

I miei antenati ricercavano la grandezza, lo scopo della loro vita non era essere utile ma essere Grande, agire non per accatastare beni ma per assomigliare agli Dei e guadagnarsi così la loro vicinanza ed essere parte della loro cerchia. Io, in mezzo a tante cadute e momenti di grande delusione verso me stesso, non rinuncio e seguo con umiltà le loro tracce.
Con orgoglio perseguo ciò che è socialmente inutile, facendo il possibile per non servire a nulla alla società del controllo nella quale ho l’onore di vivere.    

m.m.

alessandra quattordio