Scollamento dalla realtà
In quest'ultima settimana, ho visto celebrazioni per una riconquista della libertà avvenuta quasi ottant’anni fa. La maggior parte di coloro che festeggiavano, e sono favorevole ad ogni festa ed assembramento, non hanno una conoscenza personale della questione, festeggiano un evento che non conoscono direttamente. Non si rendono conto però di vivere in un presente dove le libertà, per cui qualcuno ha combattuto ed è morto, sono vietate.
Ho notato incredibilmente che questo scollamento dalla realtà è ormai radicato: persone pronte a denunciare comportamenti “pericolosi”, tipo il vicino con 6 persone in casa a cena, lamentandosi poi che non gli è permesso uscire la sera.
L'errore che è stato fatto e che si continua a perpetuare, è non vedere la situazione nella sua interezza. Non dobbiamo chiedere lo spostamento del coprifuoco dalle 22 alle 23, o chiedere che si possa entrare in un ristorante in zona gialla, o poter andare a scuola con colore fucsia. Noi dobbiamo chiedere la fine immediata della dittatura che sta in piedi grazie alla nostra paura, remissività ed inconsapevolezza. Quando uno dei tanti esseri insignificanti, diventati famosi grazie a questo delirio (tal Pregliasco), si permette di andare in televisione a dire che il segno da abbronzatura della mascherina deve diventare di moda, e qualcuno gli da pure la possibilità di farlo, è perché abbiamo toccato un nuovo “fondo”.
Quando permettiamo che pensino a limitare le libertà (non entri nel locale, non partecipi all'evento, non puoi muoverti) di chi decide legittimamente di non vaccinarsi, è perché siamo tornati indietro alla Stella di David da portare obbligatoriamente, solo che oggi è tutto più digitale, ma è la stessa identica porcata.
Il ripristino delle libertà individuali deve essere immediato e totale. Il virus esiste, ne compariranno altri, ci saranno miliardi di “varianti” e ogni scusa sarà buona per disumanizzare il mondo, ma la libertà è l'unico presupposto per la vita e la salute.
m.m.