Il dolore, la scelta di soffrire e la ricetta per vivere meglio
ll dolore sia fisico che psichico semplicemente accade al di là della nostra volontà. Il corpo si ammala, rimaniamo feriti, muore un caro amico. Non ci possiamo fare nulla. La sofferenza è un'altra cosa e solo quando si è adagiati tra le spire dell’ignoranza la si confonde con il dolore: la sofferenza non accade ma si sceglie di soffrire, per lo più inconsapevolmente.
Cos’è che crea sofferenza? Il meccanismo è così semplice che, se compreso, faciliterebbe molto la situazione. Soffriamo quando la storia mentale che viviamo solo all’interno della nostra psiche si discosta dalla realtà. Vivere il presente significa non conoscere sofferenza.
Alcuni esempi: sei innamorato e lei/lui ti molla. La mente cerca di reagire al dolore del distacco e della perdita producendo immagini mentali che sembrano alleviarla e che invece creano sofferenza. Inizi a vivere delle storie mentali in cui sei con lei ed il fatto che lei non ci sia ti fa soffrire.
Altro esempio: sei a letto con la febbre. Se semplicemente vivi il presente e ti godi la febbre tutto bene. Se entri in un film in cui vedi gli altri fuori a divertirsi e tu con loro parte la sofferenza. Un altro ancora: vivi in un luogo difficile magari dilaniato da una guerra e la tua mente inizia a costruire una realtà alternativa. La prima parte è dolore la seconda è reazione mentale che crea sofferenza.
Potrei fare infiniti esempi ma credo che il meccanismo sia chiaro. Se c’è dolore ed è possibile fare qualcosa è giusto agire, se si inizia a entrare in una storia mentale si può percepire una sensazione di sollievo ma così facendo si apre la porta alla sofferenza. Più soffri e ti arrendi, meno hai energia per agire e sradicare, quando possibile, il dolore. Avere chiari questi meccanismi ed osservarsi quando sono in atto sarebbe la base di partenza per avere una vita migliore e che si scelga di stare male è personalmente qualcosa di sconvolgente.