Beatrice Zuccati
Insegnante Hari-Om
Già d’animo sportivo, incontro lo Yoga un po’ di anni fa.
Pensavo fosse un buon modo per mantenermi in forma fisicamente, solo dopo ho capito che il vero goal dello yoga non è la posizione perfetta: mentre allenavo il corpo alla resistenza, alla potenza, all’osservazione, contemporaneamente e soprattutto, allenavo la mente a tutte queste cose.
Affascinata da questo mondo di cui non conoscevo granché, decido di intraprendere la formazione in Hari-Om; oggi, pratico e suggerisco l’Hari-Yoga, lo yoga che non esiste, unendo dinamismo, concentrazione, consapevolezza del corpo e del respiro, combinandolo con una dose di allegria e leggerezza.
Oggi, sono convinta che lo yoga vada ben oltre le posizioni più o meno acrobatiche, sono convinta che lo yoga sia il contrario del dogma, della fissazione, della mancanza di libertà, sono convinta che la persona spirituale sia la persona ribelle e, dopo anni di studio, sono felicemente convinta di non sapere ancora granché.
Praticare, per me, è un po’ combattere con me stessa per arrivare in un luogo in cui non è più necessario combattere, trasformare in snodi i nodi del corpo e della mente.
Stacco i piedi dal tappetino per intraprendere la formazione di yoga in volo, spostando la consapevolezza della percezione e trovando un nuovo punto di unione, anche in aria.
La curiosità mi indirizza ad integrare lo studio dello yoga prenatale proponendo, non uno yoga finalizzato all’evento futuro, ma una pratica che aiuti a cogliere l’evento in atto, per vivere la gravidanza non “in attesa di” ma per sintonizzarci meglio con il momento presente.