“Spontaneità.” di Marco M.

Spontaneità

Essere spontanei viene sempre più confuso con l'essere in balia della propria macchina biologica, cioè obbedire, senza coscienza autonoma, alle richieste indotte su menti/corpi addomesticati dalla pubblicità e dalla manipolazione di massa.

Anche la frase “dico quello che penso”, viene assunta come simbolo libertario, mentre chi lo afferma, senza rendersene conto, sono pappagalli che non fanno altro che ripetere ciò che inconsciamente assorbono da giornali, televisioni e web che assomigliano sempre più a superficiali propagande dettate dai gruppi di potere a cui l’informazione e la politica sono ormai totalmente asserviti.

La spontaneità autentica è altra cosa. Si basa sulla sensibilità e sull’ascolto ed è un fluire morbido in sintonia con il presente. In poche parole, qualcosa che scompare nell'insieme non è un bubbone disarmonico che vuole “essere visto e ascoltato”. I taoisti direbbero che la spontaneità fa parte del Wu-Wei, è difficile esprimerlo in modo più corretto.

m.m.